Visita degli studenti al CNAO di Pavia

Venerdì 31/01 le classi 5Ds e 5As hanno visitato il CNAO (Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica) a Pavia.

Le classi hanno partecipato ad una conferenza in cui due operatori del campo hanno spiegato il funzionamento dell’adroterapia e il percorso terapeutico del paziente. In seguito hanno avuto la possibilità di visitare il sincrotrone.

Il CNAO, attraverso l’adroterapia, si occupa del trattamento e della cura di pazienti affetti da tumori spesso inoperabili o resistenti ai tradizionali trattamenti radioterapici. L’adroterapia a differenza della radioterapia tradizionale, che si basa sull’utilizzo di raggi X o elettroni, prevede l’uso di protoni e ioni carbonio (adroni): essi hanno il vantaggio di essere più efficaci nel distruggere le cellule tumorali in quanto più pesanti e dotati di maggiore energia. Gli adroni vengono accelerati dall’acceleratore di particelle denominato “sincrotrone”, al cui interno il fascio di particelle percorre circa 30.000 km in mezzo secondo. Il grande vantaggio dell’adroterapia è la precisione del fascio nel colpire la massa tumorale e preservare i tessuti sani.

Il sincrotrone di Pavia è l’unico in Italia (e uno dei cinque presenti nel mondo) in grado di utilizzare anche gli ioni carbonio. Esso ha una forma di un anello di 25 m di diametro e 80 m di circonferenza: all’interno della struttura si trovano due sorgenti che producono i fasci di particelle tramite l’estrazione di protoni e ioni carbonio con campi magnetici e radiofrequenze. Successivamente i “pacchetti” di fasci vengono inviati al sincrotrone che li accelera ulteriormente per poi inviarli alle singole sale, di cui tre utilizzate per la cura e una per ricerche scientifiche.

La visita al CNAO ci ha molto interessati, innanzitutto perché non conoscevamo l’adroterapia e perciò è stato stimolante apprendere che in Italia abbiamo un centro all’avanguardia per la lotta ai tumori e vedere da vicino la tecnologia e gli strumenti impiegati per la terapia. Inoltre è stato molto interessante comprendere realmente quanto la fisica possa essere connessa alla medicina e quanto possa produrre innovazioni che oggi rendono la pratica medica più precisa e avanzata.

 

Elena Bruno e Giulia Bertoncin 5Ds

Ultima revisione il 04-02-2025